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Partiamo con l'invitarvi ad assaggiare i prodotti e i sapori della zona del Bardolino:
il lago di Garda, specchio dei vigneti che si affacciano su di esso offre un'ampia scelta di sapori con i suoi meravigliosi pesci. Le Alborelle, piccoli pesci di acqua dolce che fritte sono un piatto semplicissimo ma squisito. Le Sarde, un piatto che fonde piacevolmente l'agro con il dolce.
La Tinca, ottimo pesce se cotto assieme al riso.
Il Lavarello, pregiato pesce di lago, che cotto ai ferri ha una delicata saporosità che si fa ricordare anche dai palati più pretenziosi.
L'Anguilla che cucinata alla griglia perde lentamente il suo grasso facendo riaffiorare un sapore pieno e ricco dei colori del lago.
Dai pesci del lago passiamo alla cucina tipica delle osterie di questa zona:
il Risotto è il re di tutti i piatti che troviamo spesso cucinato con il Tastasàl, con il radicchio, con i funghi e con la tinca.
Altro piatto è Pasta e fagioli, gli Gnocchi al pomodoro, le Tagliatelle al ragù, i Bigoli al torchio con una vasta ricchezza di ragù e il Lesso con la pearà.
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RICETTA RISOTTO CON LA TENCA
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Ingredienti :
400 g di riso;
1 tinca di circa 1kg;
1 hg di burro;
1/2 bicchiere di olio extravergine d'oliva;
1 cipolla;
1 grossa carota;
i gambo di sedano;
qualche foglia di basilico;
1 spicchio di aglio;
sale e pepe q.b.;
I ciuffo di prezzemolo, facoltativo. |
Lavate accuratamente il pesce, levategli testa, pelle e lisca, e lessatelo con carota, basilico e sedano, conservando l'acqua di cottura che userete per cuocere il riso.
In un pentolino, intanto, preparate un soffritto con l'aglio, il burro, la cipolla finemente affettata ed eventualmente il prezzemolo sminuzzato; fatevi rosolare la tinca per circa mezzora.
Aggiungete quindi un po' d'acqua di cottura della tinca, e allorché il condimento prende a bollire cuocetevi il riso, che bagnerete costantemente con opportune aggiunte di brodo di tinca caldo.
Bollire per qualche minuto il pesce in acqua aromatizzata con le verdure serve a eliminare lo sgradevole sapore di fango del pesce, sapore che tanto danneggia un piatto cosi delicato.
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I TORTELLINI DI VALEGGIO SUL MINCIO
In principio era l'agnolin o il nodo dell'amore. Tondo, pasciuto, con la pancia sempre piena. Il segreto della bontà di questo piatto è l'altissima qualità e la freschezza delle materie prime e soprattutto l'uso del Bianco di Custoza per preparare l'impasto.
La ricetta prevede per il ripieno un soffritto di cipolla, carote, sedano, rosmarino, carne di maiale, manzo e vitello, pollo, una manciata di fegatelli e durelli di pollo, uova, Bianco di Custoza doc e sale.
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Per la sfoglia: farine scelte di grano doppio 0, uova e soprattutto olio di gomito per tirarale fine fine col matterello.Ogni ristorante poi ci mette un pizzico di fantasia e un tocco personalizzato.
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Questo portale si propone di far conoscere a tutto il mondo la quantità di ricchezze naturali, enogastronomiche, storiche ed artistiche di queste zone. Ringraziamo tutti gli operatori e i cittadini che ci hanno aiutato e coloro che vorranno fornirci informazioni, materiale e quant'altro possa servire per rendere questo portale sempre più ricco. |
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